Veronica by Mary Gaitskill

Veronica by Mary Gaitskill

autore:Mary Gaitskill [Gaitskill, Mary]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: General, moda, Fiction, national book award, tradimento, romanzo, Parigi, California, New York, alison, Malattia, ribellione, duncan, SESSO, USA, veronica, contestazione, bellezza, gaitskill, fotografia, Stati Uniti, Famiglia, san francisco, amore, amicizia, AIDS
ISBN: 9781847654717
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Amazon: B001NEN9MS
editore: Vinatge
pubblicato: 2005-10-15T00:00:00+00:00


“Ad ogni modo, quindici anni fa c’era stato una sorta di precursore di Duncan, quest’uomo stupendo che avevo incontrato durante il mio viaggio nei Balcani. Non parlava inglese, quindi non potevamo capire quello che dicevamo, ma per quella settimana o giù di lì che siamo stati insieme questo non ebbe alcuna importanza. A volte gli veniva uno sguardo negli occhi, e io sentivo quello stesso sguardo nei miei. Tutta questa stranezza e quei sorrisi intriganti e l’inglese sbocconcellato – tutto questo valeva solo per quei momenti in cui avevamo quello sguardo. Mi ricordo di una volta in particolare che facevamo l’amore. Eravamo in montagna e lo facemmo letteralmente sull’orlo di un precipizio. Mi fece girare e mi si mise dietro, e se non mi avesse tenuta molto probabilmente sarei caduta”.

Cambiò canale. Piccole zampette resistevano contro quel muso immenso, poi si arrendevano alla mannaia delle mascelle. Il leone si accovacciava a mangiare. Cambiò canale. Esseri umani si baciavano.

“Mi ricordo questa figura minuscola sul fianco di una montagna molto più in basso, qualcuno in un campo di qualcosa di blu, di cui riempiva un cestino. Poi il verde ondulato, e il sole, e il cielo che andava su e giù. È stata l’esperienza erotica più forte che abbia mai vissuto”.

Uno dei gatti siamesi attraversò la striscia di luce che veniva dalla televisione e si fermò, con le orecchie sottili in rilievo di fronte allo schermo luminoso. All’epoca erano rimaste solo tre gatte: Veronica aveva già iniziato a trovare delle case per loro tramite un servizio offerto dal Gay Men’s Health Crisis.

“Ho fatto cose che sembrano autodistruttive tutta la vita. Ma in realtà non avevo nessuna intenzione di distruggermi. Ho sempre saputo dov’era il limite. Fino ad ora”.

Gli operatori ecologisti spaventarono il leone per cacciarlo e tirarono su i cuccioli sopravvissuti. Veronica spense la televisione. Mi invitò a rimanere a dormire là. Mi diede una camicia da notte di flanella con violette e nastri verdi stampati. La stampa era sbiadita dai molti lavaggi e c’era il buco di uno strappo su un gomito; si addiceva così poco a Veronica avere un oggetto talmente vecchio e rovinato che pensai dovesse essere un ricordo della sua infanzia. Andai in bagno per metterla, e mentre me la lasciavo scivolare sulla testa aspirai profondamente, immaginando che ne potessero salire degli odori dimenticati. Odori d’infanzia: un’ascella setosa, la nuca, piedi perfetti e profumati. L’adolescenza è più forte, più pungente, appesantita da deodoranti spray, a nascondere una puzza segreta e impertinente. Una nuvola di neve adulta di sapone e candeggina, e i fantasmi che continuano a bisbigliarvi attraverso. La camicia da notte mi stava stretta sulle spalle, le maniche mi arrivavano poco sotto i gomiti e l’orlo scendeva a malapena sotto le ginocchia. La lisciai amorevolmente e uscii dal bagno, pronta a mettermi a letto e abbracciare Veronica: già ci vedevo insieme nelle nostre camicie di flanella, a coccolarci fino al risveglio.

Invece, appena ci stendemmo, lei disse “buonanotte” e si girò dall’altra parte. Rimasi a guardare il soffitto ascoltando il suo respiro pesante.



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